Agli esperti di branding piace dettare regole. Il che ha senso, perché il brand sarà gestito da molti soggetti diversi e servirà un punto di riferimento per garantire la continuità.
In effetti, via via che il tuo brand si sviluppa, riceverai nuovi set di regole su come usare il logo, i colori, la typography. E le parole. Soprattutto, le parole.
Un tone of voice distintivo renderà il tuo brand riconoscibile su tutti i canali, su ogni touchpoint. Persino – va detto – sui più umili: se infatti non puoi far passare la tua identità visiva attraverso un messaggio WhatsApp o una telefonata, il tuo tone of voice, inevitabilmente, si sentirà.
Anche i documenti di tone of voice, però, possono essere inutili. Ecco perché.